lunedì 30 novembre 2009

Capire il pericolo islamico



La più grande minaccia che il mondo civilizzato deve oggi affrontare è la propria ignoranza dell'Islam

Sfortunatamente per i Musulmani, e molto di più per il resto del mondo, l'Islam è estremamente rigido ed alieno ai compromessi, così come la lealtà e dedizione dei suoi membri. Ogni rivelazione di Allah (la pace sia su Lui) attraverso il profeta Mohammed (la Pace sia su lui), deve essere considerata un ordine divino e può essere emendata o considerata bypasata, da un'altra rivelazione. Cose che sono accadute raramente. Tutti i versi del Corano e gli Haddith che invitano ad uccidere o soggiogare gli infedeli (noi) sono ANCORA VALIDI. Poiché nel mondo musulmano praticamente non esiste il diritto secolare, l’inflessibile codice della Shari’a governa.
Dal /mo secolo sino ai giorni nostri, l’obiettivo apertamente dichiarato dell’Islam è portare il mondo intero in “Dar Al Islam” o “pace” dell’Islam. Questa è una condizione chiaramente definita che non ne tollera altre. Per l’Islam ogni società che non si presta a soggiogarsi, per completare l’autorità islamica, si pone in uno stato di guerra, “Dar Al Harb”, con l’Islam. Ulteriori provocazioni non sono necessarie
Questo è un concetto senza eguali ma, ai Musulmani, appare completamente logico. Il loro ragionamento sembra poggiare sul fatto che poiché Allah, per mezzo di Mohammed, ha donato all’umanità la ricetta perfetta per vivere in terra, ogni società che si oppone al Suo santo ordine non merita considerazione di alcun tipo. Perciò queste anime ottenebrate devono solo incolpare se stessi per le conseguenze di aver rifiutato Allah e Mohammed come Suo Ultimo e Perfetto Profeta. Pertanto le conseguenze per questi “non illuminati” comprendono genocidio, violenza carnale e schiavitù e, agli occhi dei Musulmani, ogni altra degradazione altro non è che il giusto castigo.
Quale costume dell’Islam, una condizione intermedia tra guerra e pace è “Dar Al Sulh”. Condizione che esiste mentre l’Islam tenta di guadagnare potere sufficiente per lanciare Dar Al Harb. Attualmente l’Italia e l’Europa sebbene in uno stato di Dar Al Suhl, stanno lentamente entrando in uno stato di Dal Al Harb mentre i Musulmani guadagnano potere politico e demografico.
Bisogna inoltre considerare che ogni Musulmano, se richiesto dal proprio Imam di commettere atti ostili nei confronti della Nazione Ospite, si trova nella condizione di essere considerato un apostata se non obbedisce ai desiderata dell’Imam o un traditore del Paese che lo ospita se lo commette. A fronte di questa scelta, quasi tutti diventeranno traditore! Per ogni Islamico le possibili conseguenze di un eventuale processo per i crimini commessi, nella nostra società politically correct, sono molto meno pesanti di un eventuale tradimento dell’Islam.
Quando un Musulmano tradisce il Paese ospite ed è scoperto, lui o lei possono contare su un eccellente team di difesa pagata da una delle tante associazioni islamiche operanti nel Paese e, almeno in Europa, non potrebbe essere condannato a morte o la sua famiglia subire ritorsioni.
D’altra parte, un musulmano che si rifiuta di obbedire l’ordine dell’Imam, diventa automaticamente un apostata, il peccato imperdonabile e punibile con la morte! E un musulmano non può rinunciare ai propri costumi, tradizioni, ambito sociale, famiglia e, quasi sempre, la vita. Questi i motivi per cui ogni musulmano rappresenta un pericolo per ogni paese ospite. Questi i motivi per cui è da ingenui pensare che un musulmano, anche se non direttamente coinvolto in atti terroristici, possa negare il proprio appoggio, morale e materiale, ai confratelli coinvolti in delitti volti a guadagnare il mondo all’Islam. Si consideri inoltri ce il Corano invita espressamente i devoti a mentire ai non musulmani per ottenere l’obiettivo “Dar Al Islam”

1 commento:

  1. Il pericolo islamico è la più grave minaccia che il mondo abbia conosciuto. Mi dispiace che tu non abbia portato avanti questa iniziativa di divulgazione.

    Comunque la mia è attiva. per saperne di più collegarsi a:
    http://pericoloislamico.blogspot.com/

    RispondiElimina